3 siti archeologici Romani in Tunisia

La Tunisia è stata parte dell’Impero Romano per circa 500 anni, compresi 150 anni di dominio bizantino con l’Impero Romano d’Oriente. Di quella presenza, imposta con le armi e con la forza, distruggendo Cartagine alla fine delle guerre puniche, sul suolo tunisino è rimasto uno splendido patrimonio architettonico.

All’epoca la Tunisia faceva parte delle provincie africane ed era considerata il granaio di Roma, vennero costruite grandiose opere pubbliche e conobbe una grande prosperità.

Tre di quei luoghi erano strategicamente importanti per mantenere il controllo della colonia e probabilmente sono quelli che oggi conservano i migliori siti archeologici con le testimonianze del dominio Romano: Cartagine, El Jem e Dougga (o Thugga).

Sito archeologico di Cartagine in Tunisia.

Cartagine

I resti della fenicia Cartagine appartengono alla successiva dominazione romana, con la ricostruzione della città dopo la sua distruzione.

Magnifiche architetture come quelle delle Terme di Antonino, affacciate sul mare della baia di Tunisi, il Teatro di Adriano, l’anfiteatro, templi d’influenza orientale dei culti ereditati dai Fenici, case e ville fanno parte dell’esperienza che può offrire una visita in questo luogo.

Per approfondire la storia di Cartagine e capirne meglio il complicato sviluppo, il viaggiatore dovrebbe visitare il Museo Nazionale di Cartagine sulla collina di Byrsa, in un ex convento.

Resti romani a Dougga in Tunisia.

Dougga

A circa un centinaio di chilometri dalla capitale Tunisi, si trova la Thugga romana, dove si possono visitare quelli considerati come i migliori resti romani in Africa. La buona costruzione degli edifici ci permette di fare una passeggiata virtuale nell’antica città, immaginando come potesse essere la vita dell’epoca.

A Dougga si trova anche un magnifico teatro con facciata colonnata, con una capacità di circa 3500 persone.

La visita dovrebbe comprendere anche il tempio capitolino, il Capitolium, dedicato a Giove, Giunone e Minerva, molto ben conservato. Nelle vicinanze si trovano anche i resti di altri monumenti, come l’Arco di Alessandro Severo, una piazza fatta costruire da Commodo, le terme ed un teatro.

Colosseo di El Jem in Tunisia.

El Jem

Quando si parla dei resti archeologici di questa città si pensa subito all’imponente anfiteatro del III secolo d.C., conservato in buono stato ed in grado di ospitare 30mila persone che assistevano ai combattimenti nell’arena. In quasi tutti i tour organizzati è compresa una visita a questo luogo, che comunque è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici.

L’accesso all’anfiteatro da diritto anche alla visita al museo di El Jem, dove si trovano mosaici ed altri oggetti recuperati durante gli scavi di questo colosseo in terra africana. In estate questo grandioso scenario archeologico ospita il Festival internazionale di musica sinfonica, trasformandosi in un monumentale palco.